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Cadavere con ferita alla testa davanti all’alimentari ad Ardea: 20enne arrestato per tentato omicidio

Il corpo del 42enne è stato ritrovato a pochi passi da un’alimentari ad Ardea qualche giorno dopo Natale. Arrestato per tentato omicidio il figlio del proprietario.
A cura di Beatrice Tominic
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Il corpo di un quarantaduenne è stato ritrovato a pochi passi da un alimentari di Marina di Tor San Lorenzo il 4 gennaio scorso. Qualche giorno prima, però, nel giorno di Natale, era stato ferito in testa dal figlio del proprietario del negozio, con una botta contro il muro e non con una bastonata, come si pensava in precedenza.

Ad essere arrestato per tentato omicidio dai carabinieri, dopo giorni di ricostruzioni e indagini, è stato proprio il ventenne che lo avrebbe afferrato per la testa e sbattuto contro il muro.

Trovato morto con una ferita in testa: cosa è successo

Come anticipato, i fatti risalgono al giorno di Natale, quando il quarantaduenne ha provato ad entrare nel minimarket fumando. Vedendolo entrare con una sigaretta accesa, è scoppiato il diverbio con il figlio del titolare, il ragazzo di 20 anni, che prima l'ha rimproverato. Dopo, invece, sono passati alle mani: il giovane ha afferrato il quarantaduenne per il collo e l'ha spinto fuori dal negozio.

Tenendolo ancora per il collo, gli ha poi fatto sbattere la testa contro il muro vicino, procurandogli ferite profonde. Secondo quanto emerso dall'autopsia sul corpo, la ferita alla testa sarebbe stata idonea a cagionare la morte dell'uomo che, però, è avvenuta soltanto una decina di giorni dopo a causa di un'overdose.

L'arresto del 20enne per tentato omicidio

Nonostante la morte avvenuta per overdose, i carabinieri hanno comunque provveduto ad arrestare il ventenne figlio del proprietario del negozio di alimentari gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato per aver causato al quarantaduenne la ferita lacero-contusa alla testa che avrebbe potuto causare la morte dell'uomo. 

Nei confronti del ventenne sono scattati gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Ad arrestarlo nel comune di Pomezia, poi a condurlo nella propria abitazione, sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, che hanno lavorato in collaborazione con quelli della Compagnia di Anzio, in Marina di Tor San Lorenzo di Ardea.

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